* da: Il Vangelo di Ramana Maharshi ed. I Pitagorici
non-dualità, definita spesso erroneamente ‘monismo’ |
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Advaitin: |
colui che ha realizzato la Non-dualità |
Agama: |
o Tantra; ciò che è stato tramandato |
azioni buone o cattive, che recano frutti nelle prossime nascite |
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io; sé incarnato; anima |
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il pulsare del Sé-beatitudine nel Cuore |
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la propria vera natura |
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l’ego-sé |
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Aham-vritti: |
il pensiero ‘io’ |
Ahimsa: |
non-violenza |
Ajapa: |
inespressa e involontaria ripetizione di un mantra, del nome di Dio |
Ajata: |
non causalità; ciò che non è stato generato |
ignoranza; conoscenza della diversità |
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Ajnani: |
chi non ha realizzato il Sé |
Andanda: |
beatitudine forma embrionale del sé individuale |
Anandamaya: |
guaina di beatitudine. La più interna delle cinque guaine che rivestono l’anima; viene identificata con la nescienza |
male, indegno |
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Anava: |
egoismo; lett. ciò che rende l’anima limitata. Nello Shaiva-Siddhanta è il primo difetto dell’anima |
Annamaya: |
composta di cibo; la più esterna delle cinque guaine che ricoprono l’anima |
strumenti della percezione interiore; la mente interna. Corrisponde al corpo sottile, e comprende: citta, buddhi, ahamkara e manas |
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intima visione |
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Antaryamin: |
l’Ordinatore interno; il jivatman quale riflesso del Sé-Brahman |
uno dei cinque soffi vitali; il suo movimento è verso il basso |
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Aparavidya: |
conoscenza non suprema |
Aparoksha anubhuti: |
opera attribuita a Sankara, sulla realizzazione del Sé |
oltre la vita manifesta; privo di vita |
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Aranyaka: |
‘trattati della foresta’. Testi di contenuto ritualistico e mistico |
Arjuna: |
il beneficiario degli insegnamenti di Krishna nella Bhagavad Gita |
Arthavada: |
esposizione di una tesi filosofica |
Arunachala: |
il sacro Colle dell’India del Sud dove Sri Ramana trascorse tutta la sua vita |
Arunachaleswara: |
Dio nella forma di Arunachala |
posizione yogica; seggio, sedile, tappetino |
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Asat: |
la non-realtà |
Ashram: |
luogo di ritiro e meditazione che nasce intorno a un saggio o guru |
Asramam: |
forma Tamil di ashram |
Ashrama: |
stadio di vita |
gli otto passi dello yoga |
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il Sé; il principio di vita |
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Contemplazione del Sé |
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pensare costantemente al Sé |
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indagine del Sé, la ricerca della natura del Sé |
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nescienza, ignoranza |
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Baddha: |
limitato; schiavo. Riferito al sé individuale che si identifica con i propri veicoli |
coscienza rivolta all’esterno |
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Bhagavan: |
Dio, Signore; un titolo dato a Sri Ramana che ha realizzato la sua identità con il Sé.Epiteto riferito alle divinità, ai santi e a persone di rispetto |
devoto |
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devozione e amore |
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Il termine usato da Sri Krishna quando si rivolge ad Arjuna nella Bhagavad Gita, significa anima luminosa |
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meditazione continua; concentrazione stabile della mente |
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Bindhu: |
punto o cerchio minuto che rappresenta il principio dell’essere, il virtuale Satchitananda conosciuto nell’individuo come antaryami |
il Signore della Creazione |
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l’Assoluto, Quello |
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Brahmaatmaaikya-siddhi: |
realizzare che il Brahman o il Supremo Sé è lo stesso atma o sé individuale |
Brahmanda: |
uovo di Brahman, il germe universale |
intelletto superiore; una della quattro facoltà dell’organo interno |
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ruota, centro yogico di concentrazione |
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digiuno espiatorio dalla luna piena; iniziando dalla luna piena, il cibo inizia a diminuire ogni giorno fino ad averne una manciata nella quindicina oscura, e aumentare, piano, fino alla quindicina luminosa. |
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Chinmaya: |
cosciente |
Intelligenza pura; Consapevolezza assoluta |
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Citjadagranthi: |
il nodo tra il Sé, che è pura consapevolezza, e il corpo, che è insensibile |
il modo mentale di rivolgersi agli oggetti esterni; la sostanza mentale in cui le impressioni sono accumulate |
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D |
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contemplazione delle divinità nella cavità del Cuore |
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Darshana: |
*visione benefica di un Saggio, l’occasione in cui si può contemplare un Saggio. Punto di vista, veduta, prospettiva. Il termine si applica in particolare alle sei scuole ortodosse: Samkya, Yoga, Vaisesika, Nyaya, Purva Mimamsa e Uttara Mimamsa o Vedanta, considerate non come “sistemi” bensì come “punti di vista” su una sola e unica Dottrina contenuta nei Veda. In quanto in accordo con il loro Principio vedico, essi non possono contraddirsi, mentre si completano e si chiariscono a vicenda. |
essere celeste; divinità |
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divinità; aspetto personificato del Principio divino |
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la Madre Divina o una dea |
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azioni virtuose; vita armoniosa; naturale dovere personale; qualità inerenti |
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meditazione; il settimo piolo nella scala dell’astangayoga. |
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Dravya: |
sostegni |
soggetto |
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oggetto |
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Dvaita: |
Dualità, dualismo; scuola dualistica; Duale |
Il figlio maggiore del Signore Siva, colui che rimuove gli ostacoli; chiamato anche Signore Ganesa, il capo delle milizie del Supremo Siva |
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epiteto di Arjuna per aver soggiogato il sonno; così il Signore Krishna usava rivolgersi ad Arjuna |
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attributi principiali della sostanza universale che sono alla base della manifestazione. I guna sono tre, sattva, rajas, and tamas, caratterizzati rispettivamente in bianco, rosso e nero |
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H |
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Hara: |
il Trasformatore, un’attributo a Siva |
offerte nel fuoco sacrificale |
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il Cuore (hridi + ayam = centro + questo); sede della Consapevolezza a lato destro del petto, come esperito ed esposto da Sri Ramana Maharshi |
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Ichcha: |
volontà o desiderio |
il Signore degli dei; il primo studente del Brahma Vidya; la Madre Divina fu la sua insegnante |
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il Signore supremo |
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l’Essere qualificato; Essere universale principio di ogni manifestazione |
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J |
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Jada |
inanimato, inerte |
il mistero del mondo |
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Jagrat: |
lo stato di veglia, corrisponde al corpo grossolano |
Janma: |
origine; proiezione; esistenza |
Japa: |
ripetizione di un mantra |
anima individuale, sé-ego |
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colui che ha realizzato la Suprema Identità durante l’esistenza corporea |
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liberato in vita |
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Conoscenza-realizzazione |
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la via della conoscenza |
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colui che ha realizzato il Sé, un Saggio; colui che ha ottenuto la Realizzazione attraverso il sentiero della conoscenza |
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vetta dell’Himalaya, residenza del Signore Siva |
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Unità assoluta; emancipazione finale; una delle 108 Upanishad |
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Kala: |
luce |
l’ultima delle quattro ere del mondo, chiamate Krita, Treta, |
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desiderio; amore fisico |
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azione, attività, effetti di un’azione; i frutti dell’azione accumulati nelle tre vie: sanchita, prarabdha, e agami;destino |
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la via del rito, dei doveri religiosi, dell’azione |
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Kevala: |
Unità |
ritenzione del respiro che porta alla calma mentale, senza inalare o esalare |
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Kosa: |
involucro energetico, guaina |
Krishna: |
un incarnazione (avatar) di Vishnu |
Kriya: |
azione |
Ksatriya: |
uno dei quattro ordini sociali tradizionali, quello dei legislatori e guerrieri |
sacro luogo di pellegrinaggio; |
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Il principio conscio (conosciuto) nel campo del corpo; l’assoluto testimone consapevole dei tre stadi del sé: veglia, sogno, sonno profondo |
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Kumbhabishekam: |
consacrazione |
il cerchio mistico delle tre spirali e mezzo situato nella regione ombelicale; il principio yogico del potere del serpente; la maya principiale |
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L |
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Laksmi: |
la Sakti di Vishnu |
assorbimento; in yoga, assorbimento del respiro e della mente nel Cuore |
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Lila: |
il gioco di Dio |
ovoide di varie materie, il fallo simbolo dell’energia creatrice, simbolo dell’immanifesto Siva |
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maha-grande rishi-veggente; grande Saggio; Filosofo |
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Mhasamadhi: |
*il grande samadhi, in cui l’anima (javatman) abbandona definitivamente la forma corporea per immergersi nell’assoluto (Brahman), nella Suprema Identità |
l’Intelligenza cosmica; la grande Mente |
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Grande anima; persona altamente spirituale; maestro in sintonia con l’infinito |
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Maha Tripurasundari: |
Suprema Shakti |
letteralmente ‘grande detto’; specificatamente si riferisce a quattro grandi citazioni che proclamano la verità del Brahman: una dalla Itareya (Aitareya) Upanishad del Rig Veda, una dalla Brihadaranyaka dell’Yajur Veda, una dalla Chhandogya del Sama Veda e una dalla Manduka dell’Atharva Veda |
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uno dei cinque aspetti di Siva, come il velare la verità agli esseri fino all’esaurimento del loro karma |
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contemplazione; la seconda delle tre fasi della realizzazione Vedantica |
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mente, il mentale; rappresenta il campo di sperimentazione dell’ahamkara |
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il suono cosmico concepito dai Veda, usato per venerare e pregare; seme impresso per la meditazione sulla forma del Signore; magia ritualistica |
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l’arte di causare la morte attraverso i poteri soprannaturali |
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luogo sacro; monastero; dimora dei sadhu |
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Matrubhuteswara Temple: |
Rishipratishtapita, Luce della Madre |
illusione, falsa apparenza; manifestazione o illusione personificata |
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Meru prasthara: |
o Sri Chakra in forma conica |
il falso |
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liberazione; emancipazione finale; liberazione dalla trasmigrazione |
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silenzio; stato di quiescenza |
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movimento gestuale simbolico, nella venerazione e nella danza |
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liberato, risvegliato |
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liberazione |
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Mulashakti: |
Energia Originale, |
vedere math |
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Nada: |
suono |
i 72,000 nervi del corpo che trasmettono la forza vitale, di cui ida, pingala e sushumna sono i tre principali; nello stato di samadhi si fondono in un solo para o amrita nadi |
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Nama: |
il nome. Una delle tre categorie che costituiscono il mondo; le altre sono rupa e karma. Nama indica i fenomeni mentali e rupa i fenomeni fisici |
Namarupa: |
nome-forma. Il mondo dei nomi e delle forme che costituiscono il divenire |
Namaskara: |
il prostrarsi davanti alla Divinità o immagine sacra |
distruzione |
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Nataraja: |
appellativo di Siva danzante |
Nayanmar: |
i 63 poeti devoti a Siva del Tamil Nadu |
Neti-neti: |
‘non questo, non questo’ |
l’ultimo dei tre stadi della realizzazione Vedantica; un interrotta contemplazione |
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assenza di desiderio |
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Nirguna Brahman: |
Brahman incondizionato |
Il più alto stato di concentrazione, in cui l’anima perde il senso di differenziazione dal Sé Universale, ma può essere uno stato temporaneo in cui l’ego-coscienza ritorna |
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immobilità; risolutezza; eternità |
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stato, condizione |
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Nityakarma: |
riti obbligatori; riti compiuti senza alcun interesse personale |
discipline; doveri religiosi, come viene ordinato nel secondo passo negli otto stadi dello yoga |
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O |
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loto; una posizione dello yoga in cui il piede destro viene posizionato sulla coscia sinistra e il piede sinistro sulla coscia destra |
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lo stato supremo |
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Un epiteto di Arjuna, che significa colui che distrugge i suoi nemici |
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il vero Sé |
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Arjuna, figlio di Pritha; altro epiteto di Arjuna |
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Pindanda: |
‘uovo di corpo’, l’insieme della personalità individuale |
Pradakshina: |
è l'atto che consiste nel girare in senso orario attorno ad un oggetto religioso. |
Brahman; l’Assoluto, immutabile conoscenza |
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sostanza primordiale fuori dalla quale tutte le cose sono create; l’energia attiva |
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deviare dal dimorare nell’Assoluto |
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Il primo dei cinque soffi vitali, energia vitale originaria |
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magia dell’ Om |
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controllo del respiro |
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*il risultato o l’effetto delle passate azioni (karma) giunto ormai a maturazione (prarabdha) che è pertanto impossibile da neutralizzare, ad esempio: il corpo grossolano. |
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Prasada: |
cibo benedetto che viene offerto al Signore dopo I canti devozionali e distribuito ai partecipanti. Grazia spirituale |
la triplice scienza del Vedanta: Upanishad, Brahma Sutra, Bhagavad Gita |
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Prathika: |
icona, la forma materiale attraverso cui l’individuo lavora |
Prathima: |
simbolo geometrico |
distacco dei sensi dagli oggetti esteriori: il primo livello nella scala dello yoga |
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Puja: |
adorazione e rituale che prevede offerte di fiori, frutta, canfora ecc. |
i diciotto libri sacri attribuiti a Vyasa, distinti in due gruppi, uno primario e uno secondario. |
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pienezza, infinito |
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spirito, anima, il principio vivente |
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il fine dell’esistenza umana; gli obiettivi dell’esistenza umana, dharma, |
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epiteto di Sri Rama, che appartiene alla discendenza di Raghu |
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il principale sistema di yoga codificato da Patanjali |
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una delle tre qualità primarie, descritta nel colore rosso, il principio dell’attività (ved. guna) |
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Ramana Maharshi: |
il grande Saggio dell’India moderna. Indicò il sentiero della ricerca del Sé attraverso la diretta introspezione coscenziale (atmavichara). |
saggio; veggente (ved. anche maharshi) |
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Signore Siva in uno dei suoi cinque aspetti; Dio come distruttore |
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il supremo Signore di eterna bontà |
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il grande Maestro, il vero o perfetto Guru |
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Sadaka: |
salita |
ricerca spirituale o cammino che conduce alla liberazione; la tecnica di sforzo spirituale |
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ascetico, colui che ha rinunciato al mondo in cerca della liberazione |
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Saguna Brahman: |
il Brahman condizionato |
i mille petali di loto; il centro di illuminazione sperimentato nella corona della testa nel sentiero yogico |
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testimone |
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uno dei cinque respire vitali |
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Sambhu: |
altro nome di Siva |
Samskara: |
semi casuali, anche riti preparatori di purificazione ai fini della consacrazione |
karma accumulato che non è ancora giunto a maturazione |
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volizione, attività mentale, pensiero, tendenze, e attaccamenti |
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Sankara: |
codificatore del Vedanta Advaita, darsena metafisico che trascende il dualismo religioso e lo stesso monismo ontologico. Visse fra il 788 e l’820 d.C. Compilò importnti commentari alle Upanishad, Bhagavadgita e Brahmasutra, nonché numerose altre opere in cui riassume sia l’insegnamento che la disciplina onde pervenire alla realizzazione advaita. Fu discepolo di Govindapada, discepolo, a sua volta, di Gaudapada. Sankara, senza dubbio una delle figure più eminenti dell’India antica, incarna il Filosofo ideale ed ebbe quatto principali discepoli, Padmapada, Hastamalaka, Suresvara e Totakacharya che pose a capo di quattro dei cinque cenobi (matha) da lui fondati |
una delle dottrine della filosofia indiana |
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la rinuncia totale |
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colui che ha rinunciato al mondo |
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colui che è calmo e ha il controllo di sé stesso |
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lo stato di esperienza del Sé che tutto comprende; dimorare nel proprio Essere |
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scritture |
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esistenza; puro Essere |
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Essere-Coscienza-Beatitudine |
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tendenza alla purezza; uno dei tre guna |
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lo stato di consapevolezza in cui la distinzione tra il conoscitore, la conoscenza e il conosciuto non è ancora perduta |
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Selfenquiry: |
autoinvestigazione |
l’energia che si manifesta dell’aspetto divino, rappresentata mitologicamente come la sposa di Dio |
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Shrine: |
luogo sacro, teca, reliquiario |
dotato di poteri soprannaturali e capace di compiere miracoli; colui che ha realizzato il fine |
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realizzazione, compimento; anche poteri soprannaturali |
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il signore Supremo; one of the Hindu Trinity |
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l’incanto di `Io sono Siva' |
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il figlio più giovane del Signore Siva; il capo degli eserciti divini; denominato anche Signore Subrahmanya |
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* memoria, tradizione rammentata. Testi appartenenti alla tradizione “mediata”, opera della memoria degli uomini e non dell’ispirazione diretta (Sruti). La Smriti corrisponde alla “conoscenza seconda” e fonda la sua autorità sulla Sruti. Con il termine Smriti si indicano tutti i testi che non siano i Veda. |
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fervente, fede; fedele acquisizione della conoscenza teoretica della Verità |
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l’ascolto della verità, dal Maestro |
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Veda; la Tradizione “udita” , ascoltata dai saggi nel loro stato trascendentale e trasmessa ai discepoli attraverso la parola |
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Suka: |
Maestro di Gaudapada |
sonno profondo |
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dimorare nel Sé |
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oscurità, ignoranza; uno dei tre guna |
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danza cosmica di Siva |
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Tantra: |
testo dottrinale |
austerità religiose |
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Quello; Brahman |
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conoscenza di Brahman o Atman |
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‘Quello Tu Sei’ |
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Tripurasundari: |
saguna Brahman, il Brahman con attributi |
il quarto stato; il testimone Consapevole, rappresenta l’Assoluto, l’Infinito |
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uno dei cinque respiri vitali, la sua sede si trova nel collo |
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la guida spirituale o insegnamento dato dal Guru |
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*”sessioni o Insegnamenti esoterici”. Gruppo di testi sacri dell’Induismo, si chiamano anche Vedanta. Sono raggruppate in antiche, medie e recenti, maggiori e minori e fanno parte della Sruti. Il significato etimologico della parola Upanishad indica che esse sono destinate a distruggere l’ignoranza, fornendo quei mezzi atti a conseguire la Conoscenza Suprema |
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stato di gioia di Vishnu |
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distacco dai desideri del mondo; non attaccamento |
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predisposizioni, impressioni, o tendenze della mente nella vita presente dovute all’esperienze di vite passate |
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Vastu: |
ciò che esiste |
Signore Krishna, come figlio Vasudeva, il Signore che è la manifestazione di questo mondo; una delle 108 Upanishad mostra il cammino di Vasudeva |
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i libri sacri degli Hindu: Rig, Yajur, Sama, e l’Atharva; Conoscenza rivelata dai rishi |
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l’assoluta Verità come stabilito dalle Upanishad, Brahma Sutra, e Bhagavad Gita e interpretata da Sri Vyasa; il compimento dei Veda |
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strumento a corde |
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Vibhuti |
manifestazione della divina energia; cenere sacra |
indagare la verità del Sé |
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l’essere liberato dopo aver lasciato il corpo |
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realizzazione del Sé dopo aver lasciato il corpo |
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conoscenza; discriminazione fa ciò che è reale da ciò che non è reale |
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Il cammino della Conoscenza |
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Dio come preservatore; una delle Trinità Hindu |
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predisposizione ai sensi di godimento |
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discriminazione |
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separazione |
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uno dei cinque soffi vitali, favorisce la circolazione del sangue |
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fenomeno o empirico |
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autocontrollo, il primo scalino nella scala degli otto-passi dello yoga: astensione dalla falsità, dall’uccidere, dal rubare, dalla concupiscenza, dall’avidità; nome del Dio della morte |
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Yantra: |
simbolo geometrico; supporto |
Yoga: |
*unione, reintegrazione, fusione completa. Genericamente la reintegrazione dell’individule all’universle, del relativo (jiva) nell’Assoluto (Atman): quindi esprime uno stato in cui sparisce ogni nozione di dualismo e di differenza, ossia un’unità. |
Yoga: |
*uno dei sei darsana |
Yogavasistha: |
*opera filosofica Veduta (Advaita) anteriore a Sankara |
Yogin |
colui che pratica lo yoga |