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I filmati dello Sri Ramanasramam

Nel Febbraio 1990 tutti i vecchi filmati dello Sri Ramanasramam sono stati portati a New York per il restauro, la conservazione e la ristampa. La John e Allen Inc., la più grande società di restauro cinematografico della East Coast, è stata incaricata di questo progetto. Le pellicole guaste, fragili e deteriorate sono state sottoposte a un processo brevettato di 'Ridimensionamento’ e rese in grado di passare attraverso le sensibili stampanti. Mentre il lavoro procede e i filmati in 35mm, 16mm e 8mm sono attentamente esaminati, alcune nuove immagini stanno venendo alla luce. Vengono riesumati frammenti di grande valore e aumentano le immagini di filmati già noti. Alcuni filmati sono cinegiornali del governo indiano con l’aggiunta della voce di un commentatore e musica in sottofondo.

Si stanno correggendo le distorsioni sonore, poiché consideriamo questi filmati un’importante eredità dell’interesse della nazione nell’allora contemporaneo Sri Ramana Maharshi.

Tutti i dettagli di questi filmati – dove sono stati girati, chi li ha girati, le persone e gli eventi ripresi, e soprattutto le numerose scene del Maharshi stesso - riveleranno, col passare del tempo, maggiore interesse e valore. Il lavoro di restauro attualmente in corso assicurerà ai ricercatori dei prossimi due o tre secoli le stesse opportunità che abbiamo ora di vedere un Jnani pienamente illuminato, un Jagad Guru (Maestro del mondo) nel suo ambiente naturale.

Allo Sri Ramanasramam si ha intenzione di rendere tutti questi filmati disponibili al pubblico in forma di videocassette. Forse già il prossimo anno le cassette saranno pronte. E, poiché questi filmati sembrano sempre generare un considerevole interesse, con questo numero iniziamo una serie di articoli su di loro.


I Filmati

I più antichi filmati esistenti provengono dalla Self-Realization Fellowship, un’organizzazione fondata da Swami Yogananda, il rinomato autore della “Autobiografia di uno Jogi”. Fu durante il periodo in cui stava raccogliendo materiale per il suo libro che egli rese visita al Maharshi, il 29 Novembre 1935. Questa visita è ben documentata nel libro Talks with Sri Ramana Maharshi: "Swami Yogananda con altri quattro arrivò alle 8.45 del mattino. Appare imponente, ma gentile e ben educato. Porta lunghi capelli scuri, fino alle spalle. Il gruppo pranzò all’ asramam."

Tra il segretario di Yogananda, C. R. Wright, e il Maharshi seguì una conversazione molto lucida. "Come posso realizzare Dio?" chiede Wright. Gli viene risposto di realizzare la vera natura del Sé. Il Maharshi quindi spiega cosa sia il Sé e quale sia il metodo per realizzarlo. Wright pone altre domande sincere, alle quali riceve risposte dettagliate e illuminanti. Swami Yogananda chiede come compiere l’edificazione spirituale delle persone, e quale sia la ragione per la quale Dio permetta l’esistenza della sofferenza nel mondo. Risposte opportune gli vengono date a sua volta.

Esistono soltanto circa trenta secondi in pellicola a 16 mm di questa visita, ma poiché fu immediatamente portato negli Stati Uniti per lo sviluppo, la stampa e la conservazione, questo è il miglior frammento sui quarantacinque minuti totali di filmati che possediamo.

Nel filmato vediamo il Maharshi seduto su una panca disposta sul lato nord della Sala Antica. Ha il volto rivolto a sud, le braccia lungo i fianchi e i palmi delle mani aperti e appoggiate alla panca. Ha un telo sgualcito sotto la mano destra. Alla sua sinistra ci sono Swami Yogananda e Paul Brunton, che stava visitando l’ Ashram in quei giorni. Swami guarda intensamente Maharshi e stringe la mano a Paul Brunton. Quattro dei compagni di Swami sono inginocchiati o seduti alla destra del Maharshi. Il filmato è molto breve e, di conseguenza, un editore precedente ha usato il fermo immagine in alcune scene per prolungare l’episodio. Dall’assenza di Wright possiamo supporre che egli fosse il cameraman.

Ciò che più colpisce in questo filmato è il Maharshi. Se si focalizza l’attenzione esclusivamente su di lui per tutta la durata del frammento, non si ha l’impressione di osservare un’immagine “in movimento”: egli è perfettamente immobile, senza nemmeno battere una palpebra.

July / August 1991
Vol. 1 - No. 3