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Stabilizzare lo Jnana

D.- E' possibile perdere la jnana dopo averlo conseguito?

M.- La jnana, una volta rivelato, ci mette del tempo a stabilizzarsi. Il Sé è certamente alla portata dell'esperienza diretta di ognuno, ma non come s'immagina. Esso è semplicemente così com'è. E' l'esperienza del 'samadhi'. 

Come il fuoco non brucia quando si ricorre ad incantesimi o ad altri espedienti, altrimenti brucia, allo stesso modo anche il Sé rimane velato dalle 'vasana', mentre si rivela quando non vi sono vasana. A causa della fluttuazione delle vasana, alla jnana occorre del tempo per stabilizzarsi. Uno stato di jnana instabile non è sufficiente ad impedire le rinascite. La jnana non può essere stabile in presenza di vasana.

E' vero però che in presenza di un grande maestro le vasana cessano di essere attive, la mente si calma e si produce il samadhi, come il fuoco che non brucia grazie a degli espedienti. Così il discepolo in presenza del maestro ottiene la vera conoscenza e fa la giusta esperienza, ma per rimanere stabile in ciò sono necessari altri sforzi. Infine il discepolo realizzerà che questo stato è il suo Essere reale e così sarà liberato mentre ancora vive nel corpo. 

Il samadhi ad occhi chiusi è certamente positivo, ma bisogna andare ancora oltre, finché non si realizza che attività e inattività non sono contrarie l'una all'altra. La paura di perdere il samadhi mentre ci si dedica ad un'attività è un segno d'ignoranza. Il samadhi dev'essere la vita naturale di ognuno.

Esiste un altro stato oltre i nostri sforzi e l'assenza di sforzi, e finché non si realizza è necessario fare lo sforzo.

Quando si è provata la Beatitudine, anche solo una volta, ci si sforzerà di riaverla continuamente. Una volta fatta l'esperienza della Beatitudine della Pace nessuno vuole privarsene o farne a meno. Per un jnani è difficile essere occupato dai pensieri, come per un 'ajnani' lo è essere libero dai pensieri.

L'uomo comune dice di non conoscersi: elabora molti pensieri e non riesce a stare senza pensare. Nessun tipo di attività influenza lo jnani. La sua mente resta sempre immersa nella Pace eterna.

[Discorsi con Sri Ramana Maharshi, vol. I, Talk 141, 19 gennaio 1936, pag. 129.]

http://www.pitagorici.it/forum/viewtopic.php?f=22&t=731#p20505