Quaranta Versetti in Lode di Sri Ramana
È ben nota la grande devozione del poeta-veggente Ganapati Muni per il suo guru Sri Bhagavan Ramana Maharshi. Bhagavan ricambiava la venerazione di Muni riversando continuamente la sua grazia su di lui e guidandolo alla contemplazione del Sé. La storia della genesi dei “Quaranta Versetti in Lode di Sri Ramana” di Ganapati (Sri Ramana Chatvarimsat) è stata meravigliosamente descritta da Sri K. Natesan nel, ‘Il Sentiero della Montagna’ (Jayanti Issue, 2000).
I "Quaranta Versetti", che vengono recitati quotidianamente presso la tomba del Maharshi, sono un’effusione di devozione dal profondo del cuore da parte di un discepolo del più alto grado per il suo guru, Sri Ramana.
Si spera che la seguente traduzione letterale renderà i devoti in grado di raggiungere una visione più profonda nella Divina manifestazione del Maharshi, come altamente affermato da un profeta unico nel ventesimo secolo.
Mi inchino, sri ramanarser - di Rishi Sri Ramana , acharyasya – del maestro spirituale, padabjam – piedi di loto, yah- che, me - mi, adarsayad – ha mostrato, isam - Signore, bhantam - splendente, dhvantam - oscurità, atitya - trascendente
Mi inchino ai piedi di loto del maestro spirituale, Rishi Sri Ramana, che mi ha mostrato il Signore, splendente, trascendente l’oscurità.
kathaya nijaya kalusham harata karuna nidhina runashaila jusha - khaga vahana bhashita tattva vida vrsha vahana mauna rahasya bhrta.|1|
kathaya - storia, nijaya – sua stessa, kalusham - impurità, harata – rimuove, karuna - compassione, nidhina - oceano, runa - rosso, shaila - montagna, jusha – che si delizia in, a cui si ricorre, khaga - uccello, vahana - monte, bhashita - detto, rivelato tatva - verità, vidha - conoscenza, vrsha - toro, vahana - monte, mauna - silenzio, rahasya - mistero, bhrta – che sostiene, che sorregge
La storia della sua stessa vita rimuove le impurità. Egli è un oceano di compassione, che si delizia nella montagna rossa (Arunachala). Egli conosce la verità rivelata da Vishnu nato in forma d’uccello, e sostiene il mistero del silenzio di Siva, nato in forma di toro.
ganaranmukha surisabhaguruna gunasanchaya ratnamahodadhina - ghanagudhasahasra karena yatha tanukanchuka guptamahamahasa.|2|
ganaran - Ganapati, mukha – che comincia con, suri – uomo istruito, sabha - consesso, guruna - guru, guna - virtù, sanchaya - mucchio, ratna - ricchezza, mahodadhina – grande depositario, ghana - nuvola, gudha – nascosto, sahasra - mille, karena - raggio (di luce), yatha - come, tanu - corpo, kanchuka - abito, gupta - nascosto, mahamahasa – vera grandezza
Egli è il guru di un consesso di uomini istruiti, a cominciare da Ganapati. Egli è un grande depositario di ricchezza di virtù. Così come colui dai mille raggi (il sole) è nascosto da una nuvola, la sua vera grandezza è nascosta dall’abito del corpo.
chaturena chalendriyanigrahane patuna parakiyagunagrahane - chalavarjita maunasamadhijusha balatarjita bhikarakamarusha |3|
chaturena - ingegnoso, chalendriya – sensi erranti, nigrahane – nel combattere, patuna - abile, para - altri, kiya – che appartiene a, guna - virtù, grahane – menzionare con lode, chala - inganno, varjita - senza, mauna - silenzio, samadhi - pace, jusha – che si delizia in, bala - forte, tarjita – ingiuriose, bhikara – che incute paura, kama - desideri, rusha – uccisore
Ingegnoso nel combattere i sensi erranti, egli è abile nel lodare i meriti degli altri. Egli si delizia nella pace del silenzio che è senza inganno, ed è l’uccisore delle passioni forti, ingiuriose, che incutono paura.
Tradotti da: Dr. Anil K. Sharma