Ramana Maharshi Ricordi Vol. 1 - Devaraja Mudialiar, Sadhu Arunachala, Bodhananda
Gli insegnamenti e la vita di Sri Ramana Maharshi
a cura di Bodhananda - Edizioni I Pitagorici
Introduzione
"L’insegnamento di Sri Ramana indirizza l’individuo alla Realizzazione del Sé, attraverso l’indagine sul senso dell’Io. Essendo, in ultima analisi, il mondo fenomenico una percezione che avviene attraverso un io non definibile, Ramana indirizza il ricercatore verso questo “io” (jiva), invitando a scoprire cosa in realtà esso sia.
Egli afferma, come la tradizione Non-duale, che dietro questo “io” si cela il Sé, o Essere, o pura Realtà (atman), e che questa pura Realtà è identicamente assoluta (Brahman). Questa posizione, pienamente corrispondente alla tradizione delle Upanishad, continua ad attrarre parecchi occidentali ad Arunacala, la sacra collina ove è sorto il suo romitaggio.
Questi libri introducono un aspetto che l’occidentale di solito ignora, abituato com’è a vedere Sri Ramana come un filosofo metafisico: la sua figura vista attraverso gli occhi dei devoti. In Occidente, tendiamo a classificare in più cammini il percorso tradizionale esposto dalle filosofie vediche; di questi, quello che più attrae i ricercatori occidentali è la via della pura conoscenza, tralasciando talvolta con sottile ironia se non disprezzo, la via devozionale perché troppo vicina e simile alla religione". (Tratto dalla Introduzione del libro)
Indice del libro
Presentazione
Introduzione
I miei ricordi di Bhagavan Ramana di Devaraja Mudialar
I ricordi di un Sadhu su Ramana Maharshi di Sadhu Arunachala
Echammal di Bodhananda
Un commento sul libro
Il libro inaugura una serie di volumi delle Edizioni I Pitagorici dedicati ai ricordi che del Maharshi ci hanno lasciato i suoi devoti e discepoli. Riteniamo questi volumi fondamentali per avere una visione integrale dell'insegnamento di Sri Ramana, poiché ci mostrano la quotidianità e la normalità della sua vita.
Nei libri che riportano strettamente il suo insegnamento, l'indagine sull'io può lasciare basiti coloro che pur attratti dalla figura non sono interessati alla lunga serie di domande che ponevano certi devoti. D'altra parte coloro che si raccolsero ai suoi piedi non spendevano l'intera giornata ponendogli domande, queste erano poste piuttosto da visitatori sporadici o estemporanei che arrivavano seguendo una propria idea di cammino e cercavano di farsela confermare dal saggio di Arunachala.
Chi gli viveva accanto poteva coglierne la vera natura a prescindere delle proiezioni più fantasiose; certo difficile immaginare Sri Ramana che canta i bajan o si commuove innanzi ad inno devozionale o si comporta come un folle di Dio...