La Vita di Manikkavachagar
A partire dal settimo fino al nono secolo d.c. apparve nel sud dell’India un crescente fervore mistico che trasformò completamente le inclinazioni religiose e le pratiche della regione. Vaishnava e Saiva bhaktas furono pervase da uno spirito religioso che enfatizzò la devozione estatica verso una divinità personale piuttosto che verso i riti e i rituali più sobri del Brahmanismo vedico. Si trattava al tempo stesso di una rivolta populista Hindu, poiché esprimeva lo scontento della gente verso le gerarchie di casta, (1) e una dimostrazione di disprezzo verso le filosofie aliene del Jainismo e del Buddhismo che avevano a quel tempo permeato delle larghe aree del Sud dell’India.
I leader del movimento erano i vari santi che viaggiavano per le campagne cantando delle canzoni in preghiera rivolte ai loro Dei personali. Il linguaggio di queste canzoni era deliberatamente semplice, perché dovevano essere cantate da devoti ordinari sia da soli che in gruppi.