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Tiruvannamalai

Consigli - Visita ad Arunachala

Lo scopo di queste pagine è quello di aiutare con dei consigli i visitatori, in modo particolare gli occidentali, che si recano ad Arunachala o in India per la prima volta. Esse contengono dei suggerimenti pratici e alcuni fatti non piacevoli. In primo luogo, non incoraggerò mai abbastanza le persone a venire a Tiruvannamalai per un genuino pellegrinaggio spirituale - sarà il viaggio più importante della vostra vita.

 Quando si viene qui per la prima volta si subisce senza dubbio uno shock culturale, uno scontro di culture che a volte sfocia in un conflitto interiore ed esteriore in quanto, la mente occidentale è incline a vedere le cose in bianco e nero, mentre la mente indiana è più disposta ad un continuo compromesso in modo totalmente intransigente ed è in queste differenze che, per molte persone, sorge la difficoltà di rapportarsi.

Il segreto della sopravvivenza, qui, è di transigere su tutto, tranne che per la vostra salute e la vostra sadhana. Non portate con voi i vostri valori occidentali aspettandovi che la gente del posto cambi con il vostro modo di pensare, questo non accadrà, ricordatevi che questo è il loro paese e in esso voi siete gli ospiti, loro devono vivere qui tutto il tempo, mentre voi  ritornerete a casa. Il motivo che vi spinge in questo luogo dovrebbe essere quello del progresso spirituale, concentratevi sulla meta e avanzerete.

Il lato buono di  Tiruvannamalai.

Viaggio a Tiruvannamalai

 

 

 

 

Informazioni Trasporti                                                                        

La maggior parte della gente che viaggia direttamente a Tiruvannamalai, arriva all’aeroporto Internazionale di Chennai (o Madras), che è distante circa 200 km da Tiruvannamalai. Dall’aeroporto per raggiungere Tiru si può prendere un taxi, l’autobus che è diretto o prendere il treno. Si può noleggiare il taxi direttamente alle agenzie di Tiruvannamalai. I costi vengono fissati in anticipo e gli autisti hanno esperienza nei rapporti con i turisti stranieri.

Lingua Tamil

 

 

 

 

 

La nostra esperienza di viaggio sarà più vera e indimenticabile se riusciremo ad imparare qualche parola o frase della lingua del luogo. E' un arricchimento personale che ci permetterà di interagire con persone di cultura diversa dalla nostra, e se non ci prendiamo troppo sul serio, l'avventura sarà gioiosa. Sarà diverente vedere le persone sorridere di fronte ai nostri goffi tentativi di esprimerci nella loro lingu

Centro Spirituale

Ogni centro spirituale in India ha il proprio carattere e le proprie tradizioni. Tra tutti è Tiruvannamalai (Arunachala) che rappresenta il sentiero più diretto, meno formale e ritualistico, il sentiero dell’Indagine sul Sé, il cui ingresso è la silente iniziazione. Questo è espresso nell’antico detto Tamil: “Vedere Chidambaram, nascere a Tiruvarur, morire a Benares o semplicemente pensare ad Arunachala assicurano la Liberazione”. “Semplicemente pensare” perché, nel caso del sentiero diretto, il contatto fisico non è necessario. Non fu per un fatto casuale, quindi, che Ramana fece di Tiruvannamalai e della sua sacra Arunachala la sua dimora.

Il Maharshi chiamò Arunachala il Cuore spirituale del mondo. Aruna, che significa “rossa, splendente come fuoco”, non è un fuoco che dà semplicemente calore. Piuttosto significa Jnanagni, il Fuoco della Saggezza, che non è né caldo né freddo. Achala significa collina. Quindi, Arunachala significa “Collina di Saggezza”.

Divali o Dipavali

"Fra ottobre e novembre, nel mese lunare di Karttika, e precisamente nel quattordicesimo giorno di luna calante, cade un'altra festa molto popolare, specialmente apprezzata anche dai non hindu per l'atmosfera molto suggestiva che riesce a creare; il suo nome, dipavali o divali, che significa "fila di lucerne", allude alla luce come simbolo del bene e della sua vittoria sulle forze del male simboleggiate dalle tenebre.

Nella notte priva di luna si accendono in onore di Laksmi (sostituita, nel Bengala, da Kali) migliaia di lucerne, che si dispongono in lunghe file (avali) sulle terrazze, sui davanzali e davanti alle soglie delle case, oppure si affidano alla corrente dei fiumi; anche in questo caso la tradizione popolare ha sovrapposto al culto della dea il ricordo di un evento della storia di Rama: il suo ritorno alla propria capitale Ayodhya dopo l'esilio. "

Il Tempio di Shiva


Tiruvannamalai è uno dei più grandi santuari shivaiti in India, richiama centinaia di migliaia di pellegrini ogni giorno di luna piena. Tiruvannamalai è uno dei Panchabhoota Stalam, i cinque elementi – vento Kalahasti, acqua Tiruvanaikka, fuoco Tiruvannamalai, terra Kanchipuram e spazio Chidambaram. Il santuario del Paatala Linga, all’interno del tempio, rappresenta l’unione spirituale con il saggio Ramana Maharshi. Nel tempio di Arunachaleswarar  si trovano sei prakaras, sentieri, separati da una serie di mura in pietra alte circa nove metri. Il tempio è situato sotto il pendio orientale della collina, Arunachala, e presenta nove Gopuram (quattro esterni, quattro interni e uno al centro). La torre orientale è la più alta (65 metri circa) presente in un tempio dell’India del Sud.

All’interno del tempio oltre ai cortili, si trovano molti santuari, ciascuno dei quali è un piccolo tempio a se stante, due vasche, una sala sostenuta da mille colonne, una sala da cento colonne e alcuni giardini nei cortili esterni.